Vedersi più d'autunno (anche
se primavera) quell'essere
un po' ombra, qualcosa
dietro l'angolo, l'inconsistenza
o fosse casualità
sarà perché quando scrivo è sera
anche notte forse.
Forse al buio, o mentre piove
si vede oltre questo sole
quasi se nel lucore, stanare il qualcosa
di criptico che c'è.
Poi ci sono foglie
che non può essere solo caduta, stacco
seccume; ci sono sfumature
la colorazione, quanto stupore!
C'è il fruscìo quando ci vai, il suono
questo tremolio, lo stridore
poi l'intuisci come armonia, oppure
Tempo avanzante, quindi conseguenza
ineluttabilità; quasi un senso al tutto
se magari qualcosa ancora
non ce l'ha.
C'è decadenza, questa
vaga sensazione
che sembra esserci ora.
C'è anche tanta poesia
nelle foglie d'autunno,
quanta bellezza.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Carlo Ricci, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.