Pubblicato il 17/06/2022 11:42:57
Dolci erano i venti, come carezze di primavera. Dolci le piogge, come lacrime di paradiso. Dolci le stagioni che trascorrevano felici e mai accennavano alla devastazione del dolore. Adesso sono pioggia d'acciaio e tuoni di solitudine, come una tempesta che lacera il cuore... un pugno lo stringe, lo fa gridare in una morte infinita, una morte perpetua, grida eterne... grida che cantano silenti l'agognato oblio.
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