Cianno ‘na storia quell’anfore vote de Roma ‘ntica
frantumate pe’ diventà ner tempo er monte de li cocci.
‘Na discarica secolare che cià er vanto de fa nasce
er nome de Testaccio ar sapore de ‘n’core generoso e fumantino.
‘Sto quartiere cià drento ‘a storia de Roma ‘ntica
‘ndo li nobbili s’emmischiaveno co’ l’artiggiani
pe’ sbragasse n’a quiete de quer circondario
e gustasse ‘a coda a ‘a vaccinara e l’animelle.
Grideno li regazzini ne li cortili d‘e case popolari
a rincore er pallone e tifà p’a squadra der core.
Ma puro oggi Testaccio vive ‘e memorie der passato
drento ‘n’emozzione maggica che nun ze po’ spiegà
arinforzata d’a bellezza de qua piazza famosa
de Santa Maria Libberatrice ‘ndo leggere ballerine
poseno er passo n’a ringhiera ‘n controluce
cor gemito stupito che je fa eco.
@Silvia De Angelis
A TESTACCIO (traduzione)
Hanno una storia quelle anfore vuote di Roma antica
frantumate per diventare nel tempo il monte dei cocci.
Una discarica secolare che ha il vanto di far nascere
il nome di Testaccio al sapore d’un cuore generoso e fumantino.
Questo quartiere ha dentro a storia di Roma antica
ove i nobili facevano congrega con gli artigiani
per rilassarsi nella quiete di quel circondario
e gustarsi la coda alla vaccinara e le animelle.
Gridano i bambini nei cortili delle case popolari
e rincorrono il pallone tifando per la squadra del cuore.
Ma pure oggi Testaccio vive le memorie del passato
dentro un’emozione magica che non si può spiegare
rafforzata dalla bellezza di quella piazza famosa
di Santa Maria Liberatrice ove leggere ballerine
posano il passo nella ringhiera in controluce
col gemito stupito che fa loro eco.
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