
Ti amo come sei col dente storto
e t’amo anche se col naso grosso
quanto io t’ami dirtelo non posso
ormai la vita è breve e il fiato è corto.
L’amore che m’hai dato ormai è morto
tra i rovi l’hai buttato dentro un fosso
resta un tramonto con il cielo rosso
sul Golgota una croce e il mio sconforto.
Amor t’ho dato, quello che ho potuto,
e tutto hai preso e molto l’hai apprezzato
e non son stato certo un uomo astuto
non t’ho adescato oppure raggirato
per darti amore infin mi son perduto
ora mi resta un cuore amareggiato.
Lo curo, ma gli affanni sono tanti
han buona sorte i falsi ed i briganti.
Salvatore Armando Santoro
(Boccheggiano 29.08.2021 – 11:34)
- Sonetto ritornellato
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