Pubblicato il 30/08/2022 12:53:49
Pieni e vuoti nelle geometrie raccontate dallo sguardo. Pur se tacite assorbono come spugne luci artefatte in un teatro che s’ingegna d’interpreti inanimati. L’emozione d’assiduo crescere dà voce a un progetto statico vocazione d’un salto di fantasia ove un punto fermo diventi più infinito e mobile in un salto d’occhi @Silvia De Angelis
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