Pubblicato il 18/10/2022 22:59:47
Sempre maestro fui a comporre versi come il mosto la rima fermentò ma ero astemio e l’occasione persi ma il vino nella botte migliorò.
E chi lo bevve non ebbe da dolersi poi giunse il sonno ed il liquor sfumò sognarono nei talami riversi scordando tutto quel che gli insegnò.
Da astemio, di saggezza si arricchì, ma a volte anche un calice di vino un cuore sordo all’amor s’intiepidì.
E se con te avverso fu il destino e ti negò di aver l’amore un dì, tu amor effondi come un mandolino.
E chi ti sta vicino s’intenerisce dal tuo verseggiare scaccia il rancore e prova affetto dare.
Salvatore Armando Santoro (Boccheggiano 18.10.2022 – 22:32)
- Sonetto caudato
La foto è tratta dal portale: https://it.wikipedia.org/wiki/Educazione_di_Cupido
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