Il mio amante è un dio;
febbri pure, i suoi orgasmi,
che penetrano fino all’osso.
I suoi orgasmi sono deliri,
perché il mio dio mi vuole sempre
e non mi lascia andare mai.
Che sieda nei fiori o nel vento,
alle soglie dell’alba o nella tenebra
più fitta,
su rive chete o scosse da tempeste,
nel gelo o nelle torride estati
egli
è
e mi vuole sempre
e mi prende sempre
perché siamo Uno
io e il mio dio
tutto
e il niente più splendente
che partorisce tutte le stelle.
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