Pubblicato il 24/03/2023 18:55:21
Ti rompesti l'armatura sulla tua stessa sabbia; denti e memorie in frantumo come conchiglie spezzate. Stupido come un soldato, indietreggiando sul ghiaccio che ti lambiva come un sepolcro d'oro. Ero io. E per un attimo sospettai che i tuoi occhi sentissero, ma era preghiera gocciolata coi pipistrelli della mia carne strappata e tu solo un'altra roccia; uno spuntone nel costato.
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