Pubblicato il 30/09/2023 20:46:34
Davanti alla tua porta ho perso quel tempo che ti chiesi e non ho più. Aspetta - mi hai detto - il tempo è nato cieco ed il tarlo che rode il legno è alla fine. Aspetta, ora, questo mio saluto, antico attimo di un sorriso aperto. Tra i rami che il vento scuote e spoglia ho trovato qualcosa di dimenticato.
Lasciami guardare, anche se non vuoi, ti prego, ancora una volta il tramonto sulla piana a chè possa rimanere impresso quel rosso che mai ho dimenticato.
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