Una nuova voce
s'appresta a far la sua comparsa
sul fango calpestato dal piede umano.
Uno scenario torrido s'apre davanti ai suoi occhi smarriti.
Per la prima volta mette i piedi sul teatro della vita,
fra tante marionette e burattini
manipolati dal più sordido egoismo umano.
Per lungo tempo è vissuta al buio,
poi ha visto la luce,
incomprensibile per lei.
Adesso si volta e vede il tempo,
bruciato troppo in fretta,
lasciar poche tracce e molti ricordi sbiaditi.
Questa voce sarà anch'essa soffocata come le altre?
Il suo corpo inscatolato in un'etichetta?
La sua mente imprigionata?
Le sue mani legate?
Apriti come un fiore al sole,
abbandona la tua forma disfatta,
il tuo viso non è più un paesaggio squarciato.
Davanti a te adesso c'è luce,
un casolare sperduto in un deserto in fiore
ti attende con la porta aperta...
(1973)
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