Pubblicato il 29/01/2025 21:26:04
Gli occhi migrano nel soffice sfacelo in quel prendere congedo ora, sempre senza indugio al pentimento alla visione come fantasmi o marionette sbalestrate sulle pietre scalfite dal ricordo. Fuliggine del tempo dolcezza e fumo fors’anche vita estinta sotto i picconi audaci laggiù nel fondo. sottoterra. Ancora scavano, cavano dai miei occhi larve di luce di tutto l’altro verde che non colsi
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