Pubblicato il 06/04/2025 14:01:00
Sono volate in lontananza le disgrazie, alla fontana l'acqua silenziosa cantava, parole in successione che portai alla bocca per dissetare i ricordi di te sopravvissuti. Confondimi adesso con ciò che hai nelle tasche, possa io essere presa nella tua mano, piegata rigirata, al riparo non più cosa percossa dai venti. Spesso nella gola ti sento come lacrime annodate e non versate, ed è musica che sgorga. Respiro con le palpebre affinché il ritmo diventi eco, suono di vita.
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