Indigesto dai contorni di una vita meno aspra,
volo pindarico tra il triangolo delle scuse,
sofismi sul confine di un pallido risveglio.
Piove retorica nella mente,
stringhe esistenziali in disordine e reminiscenze,
intanto che, tu mi sussurri di altro;
“altro” argomenta di essere vibrazione ed estasi.
Ecco! L'onda di piacere che mi scuote dalla malinconia,
ridestando in me le ragioni da frapporre
dalla voglia di appartenere al puro egoismo.
Da tempo fuggo dai miei demoni,
tremori molesti della mia coscienza,
intanto che, tu mi sussurri di altro;
“altro” argomenta delle tue ansie e
di un mondo di frivolezze.
I compagni di viaggio li credi prodighi a salvarci,
mentre al soldo di un affare personale,
restano, pur pretenziosi di guadagno.
Arrovella, inquietante, l’affanno che discerne
tra il disgusto rigurgitante,
mentre di rigetto i soliti sproloqui intestinali,
al piacere di amare ancora,
intanto che, tu mi sussurri di altro;
“altro” argomenta della leggerezza, della voglia di affetto.
Il patto di una tregua perché la lotta non sia continuità.
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