Pubblicato il 09/04/2025 08:32:12
Non è rimasta speranza tra macerie di genti. Vedo un disastro nelle bocche che tremano nei corpi scarniti accerchiati da muto spavento. Polvere nera di carte bruciate per coprire le spalle di chi non ha braccia e si tiene la fronte per sentire i pensieri e se sa, ancora pensare. Strascica i piedi umanità senza più niente e nel delirio cerca l'oblio. Eppure si nasce ancora a Betlemme, ma le gemme di ulivo ora sono proiettili neri. L'angoscia assale la lingua si arrota in stoffe di kefiah ultimo sogno di un'era.
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