Do ragione alla tua pressa: essenza
essere quell’aria che lasci; io resto
a bocca aperta. Per la tua scomparsa
vorrei dare l’assalto al portamento
dei resti come si fa mettendo a fuoco
le querce, ma c’è già più di un esercito
che viene a fronte per dirsi in trincea.
Ribadisco la grazia di essere stato con te
più respiro che fiatone mai dimentico
che l’anima è una sorta di cucitura
tra umanità e cespito, per cui siamo
entrati nel mondo senza attraversare
porta e diamo una mano con gli occhi
per tinteggiare la vicenda che ci comprende.
Noi vediamo in breve non prima né dopo
solo durante il corpo e, in sostanza,
gli atti di scena con prospettive distorte.
Quindi mani agitate e rumoristi dietro
le quinte a sfiancarsi perchè aumenti
la fede degli unti o il numero dei mostri
messi sottodio.
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