C’era una volta, in un borgo un po’ strano,
un tipo convinto d’esser sovrano.
Monarca di lingua, verbi e sintassi,
persin correggeva i discorsi ai sassi.
Si chiamava Ugo, detto “Grammatica”,
con l’aria saggia e voce didattica.
“Parli benissimo”, disse a Giannina,
“Sei certificata da qui alla Cina”.
Con le signore era il gran revisore:
“Brava, promossa, col massimo onore”.
Così si gonfiava, tronfio e dottore,
pur non capendo la metà delle ore.
Un giorno poi, mentre al bar chiacchierava,
una risata di botto scoppiava:
una signora, tra i fumi del vino,
disse: “Certificato? Sei un cretino”.
“Come si permette?”, disse imbronciato,
“Il mio parlar è raffinato e amato”.
Mentre spiegava con tono imbecille,
disse: “Mi piace il congiuntivo a mille”.
Risero tutti, perfino il barista,
finanche la suora, ma anche la vista
uno scherzo gli fece, al veder scritto:
CERTIFICATO: È Formaggio afflitto.
Da quel momento, sui muri e nei sogni,
Ugo campeggia tra mille bisogni:
una fetta sul naso appiccicata,
la scritta “Provola certificata”.
Quindi attenzione, se incontri qualcuno
che crede di sapere più di ognuno…
che l’italiano lo tratta da scienza:
può essere che abbia poca coscienza.
E se dice, “Che stile raffinato”,
rispondi: “Grazie, tu sei stagionato”.
N.d.A.:
Filastrocca: puramente casuale, ogni riferimento a persone e fatti. Felice lettura e buona risata.
Chissà quante volte ci è capitato di sentire l’espressione “smettila di fare il provolone”, oppure, “sei proprio un provolone”, riferendoci a un uomo particolarmente impegnato nel conquistare una o più donne.
Nota alla maggior parte dei lettori, l’etimologia dei vocaboli “provola” e “provolone” scaturisce da “prova”, nel senso di “assaggio” o “tentativo”.
Per estensione altamente ironica, il termine “provola” è stato accostato a chi “ci prova” con insistenza, adoperando, nel proprio modus operandi, lusinghe continue, complimenti esagerati e attenzioni spesso fuori luogo.
Allorché, quando un provolone incontra una provola, diventano automaticamente “certificati” tutti e due.
Ciascuno tragga le dovute conclusioni.
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