Pubblicato il 28/05/2025 18:26:15
Le mani nude muoveva con maestria come una danza nella stanza oscura vestita di una bellezza che mai mi sazia d'azzurri pastello e rosa tenui e d'aria e vento che li muove. Lenta girava come al rallentatore tutta di gioia avvolta e per me era dono merletti e pizzi e trine non sprecava ma l'intimo no, quello non lo metteva. Ed è così che adesso in ogni stanza oscura par di vederla ancora volteggiare gli occhi scrutano nel buio un bagliore un'intima vertigine un guizzo di giovinezza ancora un nuovo schizzo a colorar la tela.
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