Pubblicato il 11/06/2025 17:19:56
Fragranza di incenso ha il sopracciglio a coprire tutta la fronte, siedo e ascolto sul banco giocando a scacchi da sola. Li guardo in fila, neri avvoltoi dal canto sublime, vorrei andarmene senza voltarmi ma il mio viso è ancora incompiuto stasera. Mi investe la forza del coro lacrima sale e non scende è oasi brulla. Sola, mi vedo adombrata lineamenti nel buio, fiammelle sollevano legnose bugie che salmodiando intingono il dito nell'acqua dopo la lode. Il giorno si fa di un freddo marmoreo e trascina in basso calura sui ginocchi piegati per timore, come il guizzo di un battito d'ala dentro la sacca dell'uomo in marsina. L'effige di carta che spunta è il suono dell'organo scuro.
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