Cresceva all’ombra, livido d’invidia,
mentre io donavo luce senza vanto.
Celava il morso della sua perfidia
dietro carezze fatte solo d’incanto.
Diceva menzogne al mio cuore aperto,
intrecciava bugie con falsa passione.
Ma il vero, pure se taciuto e coperto,
ritorna a brillare con pura ragione.
Altro non chiedevo, che un poco d’affetto,
lui volle il mondo, senza alcuna pietà.
Sputò sul bene, calpestò il rispetto,
ed il livore fu l’unica realtà.
Ora che il tempo già spenta ne ha la voce,
vive tra mura di gelo e di rimpianti.
A chi odia la bontà e rinnega la croce
il Cielo risponde in silenzi assordanti.
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