Il pensiero crea confusione
ma non puoi metterlo da parte
quando agisce alla luce del solo.
Ma che voce ha? È sonora eppure
non sembra appartenere a corde
note, tese a prendere corpo
È sonora ma non rompe il silenzio
disseminato tra segnali indigenti di fonti.
Come in quei pozzi in cui il secchio cade
nella venatura della roccia e dal tuffo al cuore
non ti aspetti venga su il vuoto.
C’è da prendere qualcosa da questi scrosci?
È davvero acqua pura?
Porta alla bocca il sollievo o l’arsura?
Me ne stavo sotto l’ombrellone con l’idea
che ogni sedia per quanto comoda
può sottostare ad un cappio e la seduta
s'ignora cosa faccia alle parole polvere.
Il bar chiuso dà nome al pomeriggio: parco
del qualcosa spagnola per dire che l'Italia
ha instradato il mondo.
La ridda di evocazioni si quieta sui social.
Lo smartphone diventa un corridoio
e di lì passano sostantivi falsi e veri
che portano a soluzioni vox clamantis.
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