Pubblicato il 01/08/2025 08:33:50
Un nonsochè, mi lasciò sugli occhi e sulle labbra quel giorno lontano, nella nebbia reale e ora quì, tra la mente. Fu la tua mano vuota, non più farfalla posata a salutare vita, e me al tuo fianco. Nuvola nera i tuoi capelli di tempesta, si impuntò tra i miei di prepotenza. Oggi c'è luce che sa di mare, amaro amare, ora è così. Turbolenze trapassate nella carne. Tanti grani di coralli come sfere di pianti sono scesi dai colli delle tue guance ai miei piccoli fossi sul viso. Perle e gemme segni di rughe non più fossette. Un giorno dimmi, ritroverò te dal tuo dito infisso sulla croce dei miei righi scalfitti sulla pelle?
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Anna Cenni, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|