Pubblicato il 11/08/2025 14:55:31
Mi hanno chiamato toccandomi i piedi, han messo sull'albero il tormento di un fiore seduto dentro il mio petto, con la schiena toccavo appena la terra. Sentivo le ombre di voci volare leggere dentro gole di starne appese alle foglie. Ho stravolto le mani nella sera incombente, urtando l'erba e con fili strappati, mani a coppa, ho fischiato dentro quel ventre. Nessuno ha sentito, erano tutti partiti dopo che il vento li ha biasimati. Io sola guardavo la luna baciarmi in un cono di luce sul palco, ormai stella perduta.
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