In quel battito segreto d’una rima,
il verso corre e pare già un motore,
la sillaba è scintilla che sublima,
in corsa, il tempo lento o acceleratore.
L’endecasillabo già scandisce il passo,
or trottando lieve o galoppando forte,
ed il ritmo segna, come fosse un nastro,
la via che unisce il suono alla sua sorte.
Ogni accento è segnale sulla via,
è un lampo acceso dentro la lettura,
ed il lettore ne sente l’armonia,
tra pause, slanci e una musica più pura.
Così la metrica diviene misura,
raro tachimetro che indica il cammino,
dove la poësia, fragile e sicura,
procede in moto eterno ma senza fine.
N.d.A.: Schematizzando i generi di poesia su di un tachimetro è possibile trovare:
- sonora
- visiva
- onomatopeica
- nonsense
- filastrocca
- gioco di parole
- musicale/ritmica
- descrittiva
- narrativa
L’elenco presentato non serve a sottolineare l’importanza d’una poesia da ritenersi più valida rispetto a un’altra, piuttosto semplicemente a divulgare ciò che è possibile incontrare, leggendo un componimento.
Grazie per l’attenzione e buona scelta a tutti.
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