Vecchio custode, serri e dischiudi,
tra nodi vivi scorri come un fiume,
il tempo incidi e mostri i giorni ignudi,
nell’opera si cela un sacro lume.
Le vene traccian mappe di silenzio,
lì posa il gesto lento dell’artista,
un cuore inciso in legno senza danno,
l’ombra veglia, con vigile conquista.
Sei varco eterno, soglia mai finita,
sembri un respiro che nel buio appare,
un libro inciso al margine di vita,
che serba in sé segreti da svelare.
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