Pubblicato il 23/09/2025 11:07:20
Piovve tutta notte sugli arcani di fughe e partenze, sperai che all'indietro con minacce d'ametista, mi riportassero. Tenevo un fiore in mano avvolto da una pietra andavo contro ma era andare incontro a me con paure ed ombre avvoltolate lungo i polsi. Quella gente sui binari camminava dietro a poche cose era un'onda di un mare moribondo. Io saltavo su una gamba e poi via sull'altra per scostare una tenda che posata sul mio capo mi impediva di vedere. Eravamo già in ritardo, tutti in fila, uno sparo squarciò l'aria, si imparò così a soffrire.
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