
Fui menestrello per le strade del mondo
cantando l'amore per la mia amata.
Melodie con ali di sorriso che accarezzavano i cuori innamorati.
Poi un giorno gli Dei me la portarono via,
non so se per invidia,
o per un gioco del destino.
Da quel momento sentir la gente
parlare del loro amore
fu gioia per la mia anima,
ma gran dolore per il mio cuore,
e adesso non posso più udire parole
che un giorno furono respiro per la mia anima.
Parole che aprono crepe nel mio animo
piantando i semi del dolore
del temuto ricordo che ritorna e rinasce.
In quei momenti gli occhi bruciano e i pensieri inaridiscono,
il tempo della serenità finisce,
il cuore s'increspa,
il velo dell'anima si solleva
e le emozioni tuonano oltre l'orizzonte.
Non c'è serenità se c'è dolore,
nemmeno speranza,
da questo lato del cuore.
Poi arrivano lacrime amare
a purificare le ferite
e come un pigro fiume vanno
ad abbracciare la calma del mare.
Fu allora che voltai le spalle ad ogni villaggio ed ad ogni uomo,
lasciai scivolare dalle spalle l'amato mantello
e mi diressi verso la prima stella del mattino,
il momento in cui il profumo della notte è ancora nell'aria
e il giorno si affaccia timido,
quando luce e buio si fondono
e tutto sembra divenire una sol cosa,
diversi ma inseparabili,
due in uno,
come un uomo e una donna che nell'amore sono una monade
e come in me vi è allo stesso tempo la fragilità e la delicatezza di una farfalla
e la forza e la determinazione di un drago.
Con lo sguardo sulla stella,
abbracciai la solitudine
e non mi voltai mai più indietro.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Vincenzo Corsaro, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.