Pubblicato il 29/09/2025 22:39:28
Viene incontro a me correndo, il ricordo usurato di un tempo fuggito. Lungo le corte onde sonore il cuore non muore come dovrebbe. La strada che vedo è una lama di luce stranita, vanno i pesi degli anni, io un nulla, io fui, ora sono biancospino che nessuno ha tra i capelli, ma canto sopra le spine e di cristallo ho il respiro, mia è la curva d'asfalto che rasenta la china. In questo giorno estremo sento imbrigliato anche il vento che è solo, come un vuoto cade e sparisce. Nessuna fra tutte le mie solitudini pare quella più tenue.
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