Non ho visto abbastanza del mare.
Mi stancava la sabbia, sfumava
l'acqua nel nulla più chiaro.
Sullo scoglio osservavo dell'onda
un richiamo sul viso, gocce di
sale cadute, sosta di sangue
del cuore.
Lievi impulsi, ultimi fili forse,
di ansia latente.
Tra i capelli scostavo ricordi
e lento il battito si rallentava.
Non ho visto abbastanza del
mare mi dissi, così del corpo
ne feci marea.
Gridavano i granchi rosati,
sentivo le voci allarmate.
Di squame le gambe, nell'acqua
avvolte in un grumo di pace,
una quiete sorretta da ali e piume
pernici di mare, becco a sfiorare
un velo sull'acqua.
Non ne avrò mai abbastanza
dello stridere alto del falco.
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