La mano stende e sfiora
incantati veli pensati su un ieri
mai azzardati da passi sinceri
privati e ancor non ripresi finora.
Poni nel tuo sguardo fermo
un tepore assalito e ricolmo
indolente di dolcezza creata
calata al pensiero ed osata.
La mano or crede e sente
reali pose ideali di sete
limpide d'acqua, viva e variopinta
cinta e poi rapite, di vissuta vita.
Convoli nel braccio terso
un sapore inaspettato ed intenso
creato nell'incrocio cosparso
d'amore avaro d'istinto riapparso.
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