Pubblicato il 01/12/2025 11:42:00
Nell'aria ferma si soffermava una parola, la vidi mentre avanzavo coperta da un velo di brina. Non ricordo colori, ma trasparenze, dietro punti d'oro del sole. Oro stinto, parve un enigma, al mio occhio ornato di kohl. Colava di nero lunga striscia catrame sul viso. Impastai col dito il rivolo nero e provai a riprodurre sul muro il verbo evocato nell'aria. Antimonio su intonaco bianco, svelò il termine stesso della parola. Eterea. Comparve per poi scomparire di luce precaria lasciando ai miei piedi peonie. Fugace l'incanto.
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