Pubblicato il 28/04/2024 11:36:50
Perché, poi ti perderò. I giorni avversi li avrei dimenticati. La tua schiena nuda, il parco, le lettere le tue meraviglie, i miei stupori. Ricordi?
Ho sempre amato vedere l'oltre del tuo sguardo i ricami delle tue mani sul limite della luce la chiarezza dei tuoi gesti, le mie oscurità. Ci siamo più amati che respinti. Le carni oscene
hanno svelato il cielo in noi e le attese le tue vigilie, i miei giorni di festa con te, offerta divina e nuda ai miei occhi insaziabili di indagare quelle forme, schiuse
da un segreto che cerca una lingua per darsi per dirsi, come pioggia alla terra o d'altrove segno in lembi di pelle e di carne svelato. Perché, poi ti perderò.
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