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Commenti al testo di Liliana Zinetti
Come possono essere tristi
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Laura Costantini
- 27/04/2015 09:51:00
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mi pare che tu descriva il tuo senso di incapacità, il tuo sentirti inadeguata a contenere la perfezione di un cielo azzurrissimo, sei portata verso la frattura, ma in realtà aspiri a che qulla frattura diventi un varco e ritrovare la dolce voluttà della serena contemplazione. mi è molto piaciuta.
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Lorenzo Mullon
- 27/04/2015 09:38:00
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molto bella armoniosa, musicale dentro di noi cè sempre il tu che arriva a guastare la meraviglia ed è naturale che sia così la consapevolezza di quello che siamo va conquistata, o forse riconquistata dobbiamo scrollarci di dosso secoli e millenni di pazzia lossessione del controllo della vita degli altri degli altri tu
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cristiana fischer
- 27/04/2015 09:28:00
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no no, sei riuscita benissimo a trasmettere quella frattura! intendevo che non esiste misura tra io e tu, nemmeno al tu interiore, a cui probabilmente parlavi
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liliana zinetti
- 26/04/2015 10:14:00
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@ Cristiana Il tu è usato per definire una frattura con l’io che osserva, o meglio un contraddittorio tra la narrazione di un paesaggio e uno stato d’animo, lo stesso che esiste tra la luce accecante e la stasi di certi giorni d’estate e il movimento dell’ombra che la addolcisce; il concretizzarsi di un volo, sia pure di corvi nero contro il sole. L’attesa di qualcosa che si riveli, qualcosa che vada oltre lo scorrere dello stagione (non un invito a fermarsi) forse solo la dolcezza da così troppo tempo perduta da diventare estranea. Queste le intenzioni, i sentimenti che dal tuo commento sento che non sono riuscita a trasmettere. Grazie per la lettura.
@ Amina. Grazie :)
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Amina Narimi
- 25/04/2015 21:59:00
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"Saranno più lievi i tagli, sommesso il clamore dell’azzurro - questa deriva spossata di luce."
è come sentirti deglutire...stupenda
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Cristiana Fischer
- 25/04/2015 19:20:00
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Dialoghi con un tu che pretende di penetrare lincontenibile cielo, inviti a fermarsi alla "geometria scontata dei giorni" e mostri a esempio chi "canta./Sconosciuta dolcezza" ma non esiste "misura", probabilmente neanche tra io e tu, a chi parli?
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