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Commenti al testo di Roberto Maggiani
Genesi

Sei nella sezione Commenti
 

 cristina bizzarri - 03/08/2020 09:07:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

Leggendo questo tuo testo ho rivissuto alcuni miei sogni (e una particolare, fortissima sensazione che ho interrotto con tutte le mie forze perché mi aveva spaventata) di parecchi anni fa. Questo sentirsi dentro e al contempo fuori dal corpo, in una sensazione/intuizione di essereneltutto/essereiltutto non appartiene soltanto ai mistici ma a tutti noi. In alcuni attimi quasi fuori dal tempo e dallo spazio avvertiamo che la realtà non è soltanto quella che vediamo e tocchiamo, ma c’è altro, c’è oltre. E la natura - in questo Baudelaire e gli altri ne hanno ben colto il senso - può essere un trampolino di scoperta. Tutto nella natura nostra e del mondo è questo e altro, ma non sappiamo bene come e cosa sia, possiamo solo accennarlo, cantarlo, come tu fai qui con questa poesia che attraverso lo studio dei suoni, delle associazioni, delle intuizioni e riflessioni cerca - cerca il senso del tutto e si rivolge alla Presenza, fuori e dentro noi. Il de - siderio del disvelamento è il nostro stesso pulsare sapendo di non essere solo corpi e menti divergenti, erranti, ma anche altro. Qui in queste righe vibrano la lucidità, lo stupore, la meraviglia e l’orazione di chi ha oltrepassato il Dio banalizzato, stigmatizzato e rinchiuso nelle appartenenze a questo o quel popolo o tradizione - non certo per superbia ma per onestà intellettuale e instancabile spirito di pura e spassionata cerca. Bella molto bella la poesia.

 Franca Colozzo - 01/08/2020 18:49:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Concordo con il commento di Rosa Maria che ha colto l’essenza stessa dell’essere nel suo costante divenire.
La pietra conserva, come l’acqua, antiche memorie di cui noi uomini sfioriamo solo fuggevoli essenze. Se gli uomini fossero di pietra forse ci sarebbero meno cattiveria e malignità gratuite. Ma la Terra ci restituisce tutto il male che noi le infliggiamo: solo chi ha avuto amore, potrà restituirlo.
Povere anime desolate che soffrono di mancanza di amore! Senza il quale nulla potrà mai generarsi nella luce, ma solo nel regno delle tenebre. L’Io che attendi nasce proprio dall’amore universale. Bellissima questa poesie che scorre come musica e sottende mondi infiniti.

 Rosa Maria Cantatore - 31/07/2020 11:46:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

sembra quasi che riviva, in questi versi straordinariamente moderni, il mito platonico- antichissimo- della Caverna.

Un’autentica meraviglia.