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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

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Commento sul libro

Nella raccolta l’autore passa al vaglio praticamente tutti gli aspetti della vita umana, anche l’amore ed il sesso, ma anche questi sono visti con malcelato stupore, in un amplesso o nella posizione della donna amata, ciò che salta all’occhio è un particolare del tutto secondario, o una considerazione inattesa che gettano di nuovo all’aria tutte le tessere del mosaico e il racconto successivo parla poi di tutt’altro, o delle medesime cose viste da una angolazione del tutto differente. L’autore ha costruito con le pagine del libro una specie di affascinante ragnatela, creata da punti comuni amalgamati con sensazioni fuori dell’ordinario, in cui il lettore resta invischiato, si perde, passa da un filo all’altro, da una prospettiva all’altra, finendo coll’illudersi di essere la vittima ma anche il ragno che lo immobilizzerà rendendolo prigioniero della ragnatela per sempre. Vi è anche un che di “Borgesiano” in questo libro, quasi uno specchio attraverso il quale la realtà si trasfigura, restando perfettamente reale, ma gettando a ritroso un’ombra imprevedibile che comincia a rodere, come vorace tarlo, le certezze delle persone sino a gettarle nel dubbio totale tra ciò che è la vita reale, quella immaginata e quella sognata. Luca Attardo ha creato con questo libro una sorta di collezione di fatti, reali o sognati che non mancano di incantare il lettore, usa un linguaggio assai semplice, immediato e quotidiano, ma mai banale, sempre preciso, se talvolta didascalico, tuttavia riesce ad essere ben movimentato e dare la giusta velocità e leggerezza ai brevi racconti. Nell’ultima sezione, “L’arcobaleno alla finestra”, riesce a far librare la scrittura con volo leggero, denso di colori inaspettati e vividi, mescolando al suo stile narrativo delle ventate poetiche davvero belle.