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di Serenella Menichetti
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Pubblicato il 13/07/2011 12:09:44





Un cambiamento di lavoro, non volontario, motivato, sofferto, fece fare una improvvisa svolta al mio percorso di vita. Si presentò innanzi a me, una diversa, sconosciuta realtà che, all'età di ben cinquantaquattro anni non è facile da accettare e comprendere. Chi l'avrebbe detto che, io, così piena di fantasia e di voglia di cambiare il mondo, mi sarei ritrovata catapultata bruscamente sulla poltroncina nera di un ufficio, davanti ad una scrivania ad inserire dati da una fredda e anonima tastiera.
“ Grazie a Dio che hai un lavoro” mi ripetevano familiari ed amici. Ma io, non avevo voglia di ringraziare proprio nessuno.
Il rapporto con la maggioranza dei colleghi fu da subito di facile impatto. Mentre quello con “ Lui” si rivelò invece essere: difficoltoso e problematico. Tutto ciò mi impensieriva molto, perché con lui dovevo lavorare a stretto contatto.
La mattina appena mi affacciavo, lui era già lì che mi aspettava. Lo avrei volentieri ignorato ma ciò non era ovviamente possibile.
La nostra relazione sopratutto da parte mia era pervasa da una diffidenza sconcertante, che lui percepiva e ciò non era assolutamente proficuo per il lavoro che dovevamo condividere.
Lo giudicavo freddo e inutile, non nutrivo verso di lui alcuna fiducia, ciò mi portava a commettere errori grossolani dei quali gli attribuivo sempre la colpa.
Certo lui, non  risparmiava mai nei miei confronti  i suoi sarcastici commenti.
La mia vita, a causa sua era divenuta insostenibile, un vero inferno
Chissà cosa avrei fatto per non vederlo più, sopratutto per riuscire a fare a meno di lui.
“ Giulia non puoi continuare così mi ripeteva Laura, la mattina, scorgendo la mia solita espressione angosciata.”
“ Laura ma come devo fare se non riesco ad andarci d'accordo, le risposi stremata”
“  Dobbiamo assolutamente trovare una soluzione, così non va! Mi rispose”
In seguito Laura mi suggerì di andare a casa sua, dove avremmo potuto parlare con più calma. Acconsentii con la speranza che i suoi consigli, mi avrebbero aiutato a ritrovare la serenità perduta.
Prendemmo un caffè e ci mettemmo a parlare, quando con mia grande sorpresa e disappunto lo scorsi...Laura pensò di farmelo conoscere meglio, forse l'ambiente casalingo più accogliente meno freddo di quello che regna in un ufficio avrebbe facilitato la nostra relazione.
Con il suo innato savoir faire, Laura ci fece avvicinare...Il suo intento era quello di farmi scoprire il lato positivo, che lei sapeva lui celasse.
Ci trovammo spesso a casa di Laura ed i nostri incontri si fecero sempre più frequenti.
La frequenza era direttamente proporzionale al piacere ed il piacere stava veramente crescendo.
Avevo cominciato ad aprirmi con lui a fargli spesso anche delle confidenze e ciò riusciva ad alleggerire parte della mia tensione.
Non avrei mai pensato di innamorarmi così intensamente, alla mia età.
Quando decisi di portarlo in casa le mie figlie e le nipoti rimasero sconcertate.
Per amore affrontai anche il giudizio di mio marito. Pensavo che mi dicesse o me o lui, invece, stranamente fece buon viso a cattivo gioco.Il nostro rapporto professionale ne beneficiò talmente tanto, da farmi quasi provare piacere per quel tipo di lavoro, o almeno mi permise di accettarlo.
La nostra conoscenza si è costruita e approfondita giorno per giorno e ciò ha favorito sempre di più la nostra relazione.
A casa poi, stiamo, molto insieme. Io non mi sazio mai della sua presenza.
Condividiamo spesso momenti appassionanti: quando le mie mani, lo percorrono con intensità, insieme riusciamo a volare sulle ali delle emozioni in mondi fantastici, che scopriamo all'unisono.
Sono riuscita ad aprirgli il mio cuore e la mia anima inondandolo di poesie.
Quotidianamente lo colmo di racconti fantastici e di fiabe, addirittura di filastrocche.
Lui, non si annoia mai, anzi mi porge generosamente il suo aiuto, nelle correzioni e nella scelta di vocaboli più consoni alle mie storie. Senza chiedere niente in cambio, sempre discreto e paziente.
Mi ha fatto avvicinare al mondo del Social Network, nel quale ho fondato un gruppo di scrittura che mi permette insieme a tanti amici di esprimermi e dare libero sfogo alla fantasia, che credevo intrappolata per sempre.
Da questa nostra passione sono nati dei fantasiosi libri per bambini.
Tutto ciò mi ha fatto riavvicinare al mondo infantile, un mondo che ho sempre amato, del quale mi sono occupata per trenta bellissimi anni della mia vita giovanile.
Adesso che ho raggiunto l'età pensionabile, lui, continua a farmi molta compagnia ed a fornirmi sempre più aiuti concreti.
Come potrei fare adesso, senza la sua quotidiana presenza?
Per questo approfitto per poterlo ringraziare pubblicamente:
“Grazie, mio PC, grazie piccolo magico strumento che hai saputo rivoluzionare il mondo e un po' anche della mia vita.
Grazie infinite di avermi preso per mano e trasportato in un sentiero di cui pensavo avere smarrito la strada.”

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