Pubblicato il 13/01/2012 14:22:34
Nella brina solitaria delle mie giornate lo sguardo ancora a Te anela, mio ultimo sole d’estate.
Un pianto carsico tenace, pietrificato il mio cuore vela da quando all’alba nella stagione senza nome dell’abbandono te ne sei andato.
E ti rivedo ancora padre in quel mattino di giugno nel trionfo di luce.
Il tuo sorriso il libro fra le mani mentre leggevi tra l’ombreggiare frondoso della bianca magnolia, Tu il respiro di letizia del mio giorno radioso.
In carezza di rimpianto mi giunge la tua perduta voce ora che, sentinella memore, veglio il tuo avello, accanto alla bianca croce.
E non mi restano che versi sulle pagine sussurrate parole, empiti dolenti, la dissolvenza del tuo tragico sorriso di commiato in evanescente immagine.
Sia carezza al tuo riposo una lacrima di porpora nel tramonto che il cielo della mia malinconia incendia nella vespertina ora.
La fragranza del tuo abbraccio rinascerà a primavera nello sguardo malinconico di solitarie viole.
Forse un giorno qualunque molto lontano all’alba ti riabbraccerò, nel mio viaggio al termine della notte, mio ultimo sole.
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