:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Tratto dal film: Il mio nome è nessuno

di Tonino Valerii 

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 02/11/2011 23:12:08

-Caro Nessuno, morire non è poi la cosa peggiore che possa capitare ad un uomo. Guarda me: sono morto da tre giorni, e finalmente ho trovato la pace. Dicevi sempre che la mia vita era appesa ad un filo, beh... adesso anche la tua è appesa ad un filo, e sono in molti a volerlo tagliare quel filo; ma a te piace rischiare, è il tuo modo di sentirti vivo. Ecco vedi, forse la differenza tra te e me è tutta qui: io, quando capivo che c'era un guaio in vista se potevo lo evitavo; tu no, se il guaio non c'è te lo inventi, e poi risolvi tutto lasciando il merito a un altro, così puoi continuare ad essere nessuno; non è mal pensata sai? Ma stavolta hai giocato grosso, e sono già in troppi a sapere che sei qualcuno, così finirai anche tu per farti un nome, e allora vedrai che non avrai più tempo per giocare, e sarà sempre più dura, finché magari troverai anche tu uno che ti vuol mettere nella storia e per tornare ad essere nessuno, si può solo morire. Beh, d'ora in poi dovrai camminare nelle mie scarpe e forse ti passerà un po' di tutta quella voglia di ridere che c'hai. Ma una cosa la puoi ancora fare: conservare un po' di quella illusione che faceva muovere noi altri, quelli della vecchia generazione, e anche se lo farai col tuo solito tono da burla te ne saremo grati lo stesso; Perché in fondo, ai miei tempi eravamo romantici, credevamo ancora di poter risolvere tutto faccia a faccia con un buon colpo di pistola, allora il west era immenso, sconfinato, deserto, un posto dove non si incontrava mai due volte la stessa persona. Poi? poi sei arrivato tu, ed è diventato piccolo, affollato, ci si incontra continuamente! Eppure, se tu puoi ancora andare in giro acchiappando mosche, lo puoi fare anche perché prima ci sono stati quelli come me. Sì, quelli che devono finire sui libri di scuola perché la gente deve pur credere in qualcosa, come dici tu. Ma non potrai certo farlo per molto tempo ancora. Il paese è cresciuto, è cambiato, io non lo riconosco più e già mi ci sento straniero . Ma quello che è peggio, è che anche la violenza è cambiata ; si è organizzata! E un buon colpo di pistola non basta più . Ma tu lo sai già, perché questo è il tuo tempo, non più il mio. A proposito, ho trovato anche la morale della storiella che raccontava tuo nonno, sì quella dell'uccellino che la vacca aveva coperto di merda per farlo star caldo e che poi fu tirato fuori e mangiato dal cojote. È la morale dei tempi nuovi: non tutti quelli che ti buttano della merda addosso lo fanno per farti del male, non tutti quelli che ti tirano fuori dalla merda lo fanno per farti del bene. Ma soprattutto, quando sei nella merda fino al collo, sta zitto. Perciò, uno come me deve andarsene, e devo dire la verità : la tua è stata una buona idea, all'altezza dei tempi nuovi . Con il tuo finto duello, hai trovato il modo più pulito di farmi uscire dal West. Del resto io sono stanco, e gli anni non fanno dei sapienti, fanno solo dei vecchi, è vero che si può anche essere come te, giovani di anni e vecchi di ore . Sto sputando sentenze, eh? Ma è colpa tua : come vuoi che parli un monumento nazionale ? Ti auguro di incontrare uno di quelli che non si incontrano mai, o quasi mai, così potrete farvi compagnia . Per me è difficile che il miracolo si ripeta, ma come si dice ... la distanza fa più cara l'amicizia e l'assenza la fa più dolce . Ma adesso che non ti vedo da tre giorni, comincio già a sentire la tua mancanza. Beh, ora ti devo proprio lasciare, e anche se sei un gran ficcanaso rompiscatole e impiccione, grazie di tutto. Ah, dimenticavo, quando vai dal barbiere, assicurati che dietro al grembiule ci sia sempre la faccia giusta…

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Lorenzo Roberto Quaglia, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Lorenzo Roberto Quaglia, nella sezione Proposta_Narrativa, ha pubblicato anche:

:: tratto dal film: Quinto potere , di regia di Sidney Lumet (Pubblicato il 25/09/2011 11:32:59 - visite: 1397) »

:: tratto dal film Ogni maledetta Domenica , di regia di Oliver Stone (Pubblicato il 12/09/2011 23:00:19 - visite: 1233) »