Respirano le nuvole sul vento
smaltato dai bagliori dell'aurora
i sogni abbandonati sul cuscino
tra i miei silenzi e lacrime d'argento.
Ricordo il dormitorio troppo ampio
per i miei brevi anni su due dita
di vita ed una suora comprensiva
dei miei timori in quella prima notte
lontana dalla mamma e si sedette
sul letto ad insegnarmi una preghiera:
***
- Sono sicura che c'è un angelo con me
che mi cammina al fianco muto, soave, bianco.
E se aiuto io gli chiedo, lui m'aiuta e non lo vedo -.
***
Ricordo che il mattino successivo
cercavo tutt'intorno un qualche esempio
dal tatto muto, candido e soave,
mai avevo visto, sai, neanche la neve.
Ma in terra nulla che rassomigliasse
all'angelo implorato nella prece
"Ti sarà sempre accanto se lo chiami",
mi aveva assicurato sottovoce.
Allora scoprii il mare e il suo respiro
portò lo sguardo fino all'orizzonte
fra nuvole bianchissime...stupita
pensai fossero quelle le sue impronte.
Ieri, seguendo l'alito marino
sono tornata lì come da un lampo
sospinta all'improvviso e non so dire
come quel suo respiro squarcia il tempo,
e non so dire quanto mi è importante
il suo respiro...mi ricama il vento.
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