G I Ǎ S C E N D E L A S E R A
S I S C H I A N T A I L C U O R E
SERA ??? RESA ???
Muore Occidente in caveau dorati
Raccolte l’ali
mille nodi scarlatti snoda lentamente
come alla moviola
Che lascerà di sé?
Carte. Segreti. Sparsi pensieri
Un ronzio lieve come d’un cieco scarabeo
Un profumo verde d’oblio
Ricordava :
era un’icona cesellata
d’epici canti risuonava il grembo
In gare eccelse se la contendevano
Sorte senza destino
l’hanno adorata a frotte :
versi rime baciate stanze ballate
anche di notte desti per carpirle il tormento
Con tutti giacque celando il suo sgomento :
fu morbida voce del Sahara
e freddo rimbombo dell’azzurro abisso
Dea del Parnaso e Gorgone mortale
Da tutti concupita non amata
niente rimpiange né nulla ora rinnega
Mirabile disegno : volle fermamente di se stessa
essere l’impareggiabile congegno
Nelle penne d’oca si rigenerava :
con il nero furore della stilo
tutti li stregava
con loro figli / fogli nel vento generando
Vergini papiri i suoi sospiri :
Fu anche lei una infante dalle labbruzze rosa ?
Anche lei ha lallato ?
Godeva dei suoi suoni ...
Delle sue visioni si fidava
Bambina dalle trecce scure carponava
su un arazzo d’erbe
avvinta da enigmatici frastuoni
Udiva e trasaliva
Reminiscenze : la memoria del mondo ?
Comprese ripudiata il viatico dolce del dolore
Nell’inchiostro di fuoco si rigenerava
Segnali incomparabili : graffiti - simboli arcani -
sulla pietra dell’antro arso dalla prima fiamma
sulla sabbia - sulla lattea cera -
al mondo schiudeva i suoi misteri
Ora dai vetri guarda come la sera scende :
dapprima solo a oriente s’acquattano le tenebre
e già più ombroso orla la rada il mare
poi anche a ponente lo scarlatto muore
Al chiaro d’una sola stella
s’appostano furtivi drappelli di silenzi
sui volti nudi e sulle cose morte
(Le andrebbe forse un caffé se non fosse tardi)
Quante fosse comuni per tumulare amori !
Quanti versi insepolti !
Che arruffate piume !
(Un buon film le andrebbe se così tardi non fosse)
Ricordava …
Qualcosa … A tratti … Forse neppure un niente
Quale macigno non rimosso !
- un arcigno forziere la sua mente -
Si dispiegava casta sulla carta bianca
e riannodava con il tenue filo
la lunga strada della seta e della sete
Poi si rimirava - perfetta e luminosa
(Le sarebbe andata forse una passeggiata ?)
- Non sono ancora pronta - dice
- Oggi piove ed io non ho (risposte) l’ombrello -
Non mi …. ! … - Eva … !!!
Sono sbocciate erbacce nello stazzo
Dove un tempo sereni dormivano gli armenti
ora sotto gli olivi serpeggiano mottetti
versacci inenarrabili
Chi parlerà di me? - si domandava -
se ogni parola scritta m’uccide a poco a poco ?
Pure sorda o azzoppata qui devo restare :
devo dettare al mondo il mio epitaffio
(Ma che va imprecando ?
Non è lei l’immortale ?)
Forse solo un po’ stanca forse solo un graffio :
del resto anche per me scende la sera
Nella stanza in penombra tanti visitatori :
sempre presenti gli errori (amori ?) del passato
dalle pareti muti la guardavano
(Non c’era un luna park da visitare)
Grazie a tutti sto bene non mi …
non ne abbiate sdegno se ora parlo poco
cercate di comprendere
è franata la strada - una svolta impensata -
quel tanto incalcolato che nel nulla precipita :
prima una breve scossa poi un terremoto
ora poi … la tempesta : tuona saetta e … piove
(dove potrei andare senza l’ombrello?)
Allegramente affronto i miei monsoni
(la giostra pazza di caduchi ardori)
La meraviglia d’un imprevisto arcobaleno
che di notte si staglia
Incorruttibile urgenza di volare !
(non sono date a me pure le ali ?)
Mi librerò più alta per rasentare il sole …
Non sono forse io l’unica Immortale ?
Come aquilone dal filo liberato
come le foglie che prillano sul prato
in una stilla d’acqua annegano i pensieri
Come ero ieri sarò anche domani ?
La sentenza scandita dal lampo e dalla pietra
Il responso emesso dal gallo del comignolo
Dal maestrale il giudizio sommo
e dall’assenso pavido del sole
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Angela Giannelli, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.