[ Fotografia di Michele Alassio (per gentile concessione), fotografia proposta da Gennaro Oliviero, col titolo: Il futuro ha un cuore antico ]
"Quaderni proustiani" e numero monografico di "Europe" su Proust
Nell’ambito delle riviste specializzate, credo possa risultare interessante per gli amici de LaRecherche.it, la conoscenza in anteprima del sommario (provvisorio), che riporto qui di seguito, del prossimo numero della rivista Quaderni proustiani, che uscirà agli inizi del 2013, in concomitanza con il Bulletin Marcel Proust della Société des Amis de Marcel Proust et des Amis de Combray.
Sommario provvisorio del 7° numero dei “Quaderni proustiani”
MARISA VERNA:
Des mots mangeables:la geléè comme synecdoque du style dans le roman proustien
VALERIA CHIORE:
Proust e Kant (titolo provvisorio)
FLORENCE GODEAU:
Alcune riflessioni sull’animalità nella Recherche. Dall’ibridismo de l’essere in fuga all’impossibile addomesticamento del desiderio.
Traduzione di Laura Cherubini Celli.
GENEVIEVE HENROT SOSTERO:
Swann,da Combray a Colombin
MARIO AUTIERI:
Proust e l’ontologia francese
PHILIPPE CHARDIN:
La dialectique proustienne des rapports maître/esclave d’après le personnage de Françoise dans ‘Du côté de chez Swann
DANIELE GARRITANO
Recensione del Bulletin Marcel Proust (n.61-anno 2011) della Société des Amis de Marcel Proust et des Amis de Combray
AUDE VIDAL:
Rilke et Proust: amour de la mère et rapport à l’enfance
GIULIANA GIULIETTI:
Virginia Woolf lettrice di Proust
VIVIANA AGOSTINI-OUAFI:
Lo statuto narrativo del nome proprio proustiano e le traduzioni italiane di Du côté de chez Swann
GIOVANNELLA FUSCO GIRARD:
recensione del romanzo di Philippe Vilain, Pas son genre
GIUSEPPE SCARAFFIA:
I mobili parlanti
JACQUELINE RISSET:
A propos des Esquisses
DANIELE GARRITANO:
Paul de Man chez Proust
NICOLAS BONNET:
contributi vari (titolo da definire)
GABRIELE A.LOSA:
articolo(titolo da definire)
Il prossimo suddetto numero dei Quaderni proustiani presenta la rilevante novità della costituzione di un comitato di redazione formato da otto studiosi, tra cui Philippe Chardin, Geneviéve Henrot Sostero e Viviana Agostini-Ouafi (la rivista, come è noto, contiene una sezione in lingua francese).
Merita inoltre di essere segnalata una eccezionale iniziativa dell’Associazione Amici di Marcel Proust – di cui mi onoro di essere segretario generale e redattore capo della rivista – assunta nei confronti della prestigiosa rivista “Europe” (rivista letteraria fondata nel 1923 da Romain Rolland, che presenta mensilmente un numero monografico dedicato ad un autore, ad una corrente letteraria, alla letteratura di un singolo paese, ecc.). Nel corso della pluridecennale attività di detta rivista (tra qualche lustro ormai centenaria) sono comparsi due soli numeri dedicati a Proust, nel 1970/71, in concomitanza del centenario della nascita dell’Autore (10 luglio 1971).
Può essere interessante porre in evidenza che nel primo dei due numeri dedicati a Proust (agosto-settembre 1970) la presenza di studiosi italiani era limitata a un solo scritto di Giorgetto Giorgi, dal titolo “Proust et Senancour”; nel secondo numero (febbraio-marzo 1971) non è presente nessun autore italiano. Tale assenza appare quasi incredibile laddove si consideri che il numero complessivo di saggi, articoli e recensioni pubblicati nei due numeri fu elevatissimo: 93 (e un solo autore italiano!).
L’iniziativa cui si è detto sopra è consistita nella proposta che abbiamo avanzato alla direzione di “Europe” di pubblicare, a distanza di più di 40 anni, un nuovo numero monografico dedicato a Proust. La proposta ha trovato favorevole accoglienza e, al di là di ogni più ottimistica previsione di noi proponenti, ha registrato un vasto apprezzamento che onora la nostra Associazione: l’invito ad elaborare un progetto e formulare una proposta per la pubblicazione in questione. Invito accolto con entusiasmo e – devo confessarlo – con preoccupazione per il carattere impegnativo dell’”impresa”. Fortunatamente, grazie alla collaborazione dei componenti del comitato di redazione dei Quaderni proustiani, e segnatamente di Philippe Chardin e di Christophe Balaÿ (prestigioso docente dell’Inalco – Institut national des langue et civilisations orientales – di Parigi che abbiamo “associato” per l’impegnativo cimento) il progetto è stato predisposto e la relativa proposta è stata già presentata alla direzione di “Europe”. Mi fa piacere sottolineare che la maggior parte degli autori che hanno aderito all’iniziativa, proponendo articoli, saggi e interviste, appartiene al “gotha” dei proustiani, “spécialistes confirmés” per dirla alla francese (lingua nella quale è stato presentato il progetto).
Per sottolineare la più ampia partecipazione di studiosi italiani (rispetto alla sparuta presenza nei due numeri del 1970/71 sopra evidenziata) segnalo che sono stati proposti scritti di Mario Lavagetto, Daria Galateria, Viviana Agostini-Ouafi, Bruno Moroncini, Daniele Garritano nonché alcune interviste (a Philippe Vilain, Maurizio Ferraris e Mario Lavagetto, curate rispettivamente da Marco Nuti, Bruno Moroncini e da me). Il progetto è stato già portato all’esame di Mr J. B. Para, redattore capo di “Europe”, il quale si è espresso favorevolmente con queste parole, con le quali inizia la lettera di riscontro alla nostra relazione illustrativa del progetto proposto: “Le projet est bien engagé et je m’en réjouis!”.
Dopo l’approvazione da parte del Comitato di direzione di “Europe” inizierà la realizzazione del numero in questione (è previsto un volume di 400 pagine) che ci auguriamo possa essere quello di novembre 2013, per sottolineare l’uscita del Swann (14 novembre 1913).