Pubblicato il 22/06/2015 22:51:22
C’è una poesia nel mio ragù di funghi che oggi che è domenica b o l l i s c e (lo si diceva un tempo, adesso è errore a dimostrare come tutto cambia senza sapere quando e perché mai e intanto ci si adatta al cambiamento come topini nelle gabbie strette)
lentamente b o l l i s c e e non protesta - dicevo - nella pentola d’acciaio a fondo spesso, ché la terracotta è ormai in disuso quanto il verbo in -isc.
C’è una poesia nel suo bollire piano e non s’attacca al fondo perché io da brava cuoca lo accudisco spesso e spande il suo profumo nella stanza domenicale senza dir parola al solo scopo di benedizione
(e a condimento poi del maccherone)
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