Pubblicato il 30/06/2015 00:48:15
L’urlo dell’estate
Canto l’urlo dell’estate la precisione prussiana del sole le narici screziate d’ombra del pioppeto adolescente, la sindrome bipolare del cielo quando nuvole nere esplodono collera. Canto la trasparenza, la visione delle onde, la cattiva reputazione del gabbiano quando cammina sulla spiaggia. Canto l’attenzione della pelle il portento dell’unione, la felce che fluttua nel primo pomeriggio, come una spia venuta a denunciare il vento. Canto l’urlo dell’estate il giallo che si unisce al cupo tuorlo interiore. Canto l’evasione, il paniere leggero la trapunta dorata la terra che persuade il lutto a camuffarsi nei semini dell’anguria. Canto la bellezza, l’infinita accettazione del raccolto.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 3 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Federico Zucchi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|