:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Prosa/Narrativa
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 808 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Thu Apr 11 05:04:57 UTC+0200 2024
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

La donna nella stanza di Annalisa Scialpi

di Annalisa Scialpi
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutti i testi in prosa dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 20/09/2017 23:17:56

 nella stanza di Annalisa Scialpi

La stanza è ordinata. C’è un letto, bianco, con le inferriate. Alla parete, il quadro di una finestra aperta, sul cui davanzale è appeso un geranio rosso. La donna è rivolta alla finestra, protetta da grate di ferro. E’ giorno e un passero si posa sul cornicione, per poi riprendere il volo.  C’è un tavolinetto con dei mandala. Lei ci ha scarabocchiato su. Ha colorato solo un cerchio azzurro, al centro. E’ sotto effetto di sedativi e tiene le mani sopra le orecchie.  Entra un medico. Ha i capelli bianchi. Sembra gentile. Lei si mette la mano al cuore. Indossa una vestaglia bianca, i capelli sono scompigliati, bruni e le ciocche le scendono, anarchiche, sulle spalle.

  • Io penso che dovrei mettermi seduta a starla ad ascoltare, giusto? dice, voltandosi.

Il medico siede accanto al tavolino rivolto alla donna, senza dire nulla.

Lei ride.

 

  • Io sono una brava ragazza, io sono una brava donna educata, io sono cresciuta dalle suore. E lei, cosa vuole sapere? O vuole che mi sieda in una posizione, magari che in un’altra?

     

    Siede a gambe incrociate sul letto. Poi, si alza di scatto. Fa una voce da bambina.

     

  • Oh, mi scusi dottore,  mi sto comportando proprio come una bambina. Lei con quello sguardo severo mi sculaccia. Vero? Ah… Sporcaccione… Lei mi sculaccia. Ma, vede, io sono rinchiusa qui e per il fatto di essere rinchiusa qui, posso fare e dire tutto quello che voglio.

     

    Torna la voce squillante, da bambina, momentaneamente abbandonata.

     

  • Lei è venuto qui perché vuole farmi delle domande? Deve compilare le sue carte? Bene… Io devo dirle che sono stanca (fa la voce da vecchia). Sono stanca, dottore, moooolto moolto stanca, vede, siedo nel mio lettuccio d’ospedale, sono stata abbandonata dai figli che non ho mai avuto e dal nipoti. Vede… Sono in completa apatia. Dormo… Sono la Bella Addormentata e nessuno mi sveglierà.

     

    Entra un’infermiera con delle medicine. Il dottore le fa cenno di andarsene. L’infermiera, dopo  un’occhiata fissa e interrogativa, lascia la stanza.

     

  • Mi dica, lei pensa che sia pazza, vero? E cos’è, secondo lei, un pazzo? Lei si reputa ‘normale’? Non lo è, se ha scelto di essere quello che è.

Il medico continua a tacere.

Lei gli si siede accanto.

  • Lei ha mai amato, dottore? Lei è mai morto di felicità per uno sguardo, solo per uno sguardo, per poi cadere giù, nel vuoto più vuoto? Lei ha mai visto Inferno e Paradiso insieme? Ha mai visto il Paradiso e l’Inferno tutto in due occhi? E’ come se gli ormeggi saltassero via. Lei vede il Paradiso… e poi l’Inferno e poi… Il Paradiso e l’Inferno… Insieme. E capisce che quello che ha vissuto finora non era né il Paradiso, né l’Inferno, ma il nulla supremo. E allora l’altra sé, quella che non è mai nata, inizia a scalciare come una bambina ribelle e poi vede quegli occhi e sente bruciare ancora, dentro… E capisce… Che la fiamma dell’Inferno, del Paradiso è la stessa fiamma…

     

    Guarda nel vuoto, come se avesse avuto una visione.

     

  • E allora, finalmente, vede. Vede un Regno, completamente nuovo. Un Regno che sta in due occhi chiari. Un Regno che trema sul vecchio regno e allora lei vorrebbe salire, ma sente che le sue gambe sono fragili e il corpo le si sforma e quindi capisci… Lo senti… Che tu non sei il corpo e sai che nessun corpo ti perdonerà questa consapevolezza e il vento ti frusta, manciate di sabbia, violente, ti fanno lacrimare e tu… Non sai più chi sei. Non sai più se quegli occhi appartengono a un uomo o a un dio. E non vuoi più sognarli, quegli occhi e non sai più, insieme, il confine tra sogno e realtà. E allora vorresti ferire colui che ti ha tolto ciò che il mondo, assassino, ha costruito in te: menzogne, ipocrisie, maschere. E sai che tu non sei più del mondo, ma quegli occhi, nonostante tutto, volano via. Annegano nel loro stesso mare. E tu sei nuda. Senza più ancore. Senza più capire chi sei. E non sei del mondo. E dio e i demoni ti hanno abbandonato.  Lei può capire, dottore? Lei, DAVVERO, può capire?

     

    La donna va verso il medico, lo fissa senza indugio.

     

  • Prenda quella penna. Prenda quel foglio bianco. E scriva, dottore, scriva qualcosa che nessuno le ha detto mai. E allora saprà. Saprà cos’è follia. Saprà che Amore è follia. Saprà cos’è. Vivere. Morire. Cos’è.

     

    Si volta verso la finestra. L’uccellino le si posa tra le sue dita. Il cielo è azzurro. Come il cerchio dipinto al centro del mandala.


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Annalisa Scialpi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Annalisa Scialpi, nella sezione Narrativa, ha pubblicato anche:

:: L’incantesimo del castello (Pubblicato il 01/02/2023 17:51:10 - visite: 314) »

:: Domani (Pubblicato il 02/10/2015 11:30:42 - visite: 1196) »

:: Concettina, pubblicato nel 2004 su Cronache Martinesi (Pubblicato il 03/08/2015 17:25:28 - visite: 1033) »

:: L’acchiappanuvole. (Pubblicato il 03/08/2015 17:12:03 - visite: 978) »

:: La sigaretta e la mela, (Pubblicato il 25/05/2015 23:26:06 - visite: 798) »