Pubblicato il 02/11/2016 14:44:04
Nell’aria più leggera del presente ora io ti attendo nel posto del silenzio é tempo del ritorno degli uccelli lungo le frontiere del visibile portano con sé messaggi millenari avvolti nella cenere dei giorni.
E’ la stagione dove tutto cade i rami deboli schiantati controvento le foglie e i fiori e poi gli amori secchi e c’é una sola cosa che sta salda ed é un tormento inciso nella mente
Pensa non saremo che un suono noi due e tutto il resto cadrà nei sogni di qualcuno
ma oggi nella saccoccia del dolore estraggo il tuo volto cosi antico scolorito dalla polvere dei giorni
Maschera detta amore, bella roba che sei.
Fine
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Marco Armando Ribani, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|