Pubblicato il 24/03/2017 20:40:47
Aggiustare e lasciare andare
Si usurano i tubi dell’acqua s’imbarcano gli scuri di legno il filtro dell’aria tossisce, la pelle si macchia l’amore si sposta dall’asse la fibra è rosa dai sorci.
Armati di cacciavite occhiali e chiavi inglesi ci sediamo a rattoppare gli squarci accessibili consultando i libri dei vivi le carte dei morti, le stoppie trascorse del granoturco.
Difficile dire quando fermarsi, quando non calpestare di cure il morente, quando liberare una poesia dal ritocco usurante, quando togliere il telo antigrandine dal meleto di un amore infestante.
Aggiustare e lasciare andare le cose al loro punto, senza premere troppo senza trascurare la potenza dei sarti sciamani, senza abbandonare la speranza di bilanciare un giorno le separazioni con altre ricongiunzioni.
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