Pubblicato il 23/02/2018 22:56:16
Puzzano di soffritto le strade della mia giovinezza, e di stantio i locali umidi dove feci all'amore. Non m'accorgevo allora dei cattivi odori tutto sembrava primavera come le margherite e i fiori che crescevano all'angolo di strade imbrecciate prive di marciapiedi e catrame. Non puzzavano di petrolio le strade bianche del mio tempo, ma di soffritto, quello lo ricordo, vedevo il fumo fuor d'ogni negozio, si faceva la fila il giovedì dal bottegaio che vendeva il vino annacquato. Don Vincenzo, sedeva la sera sotto il muretto, e mio padre glielo diceva che il vino era annacquato: “Se voglio acqua vado alla fontana, e non pago per vino”. Si risentiva Don Vincenzo ma lui sapeva che imbrogliava, doveva costruire un appartamento alla figlia, ma la prigione l'ha evitata. Puzzava di soffritto la strada della mia giovinezza ma io ricordo solo il profumo di un fior d'angelo in un vaso di legno che inghirlandava la vecchia scala della casa che non è più mia. Salvatore Armando Santoro (Donnas 8.6.2017 – 3,19) Una pianta di fiordangelo in una mia foto scattata a Donnas
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