Pubblicato il 17/05/2022 08:15:47
Un tempo c'era l'acqua chiara, dicono e giochi di delfini d'argento nel turchese; poi venne il mostro e sbuffò fumo nero dalle ciminiere, erette come falli in delirio di onnipotenza. Stuprarono il cielo, le barriere coralline, appassirono fiori e case e gente ridotta a oltraggi viventi su strade ammorbate mentre la Madre, invano, agitava le sue acque, intorbidate dagli omicidi di tutti i suoi figli ammazzati. E l'omertà strisciò tra paludose vite strette al serraglio, deragliate in un terno presente assai peggiore dell'ingresso infero narrato dal poeta, perchè lì la speranza non è da lasciare; morì già quando soffocarono il grido della Grande Madre dell'acque, della terra e dei venti
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 2 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Annalisa Scialpi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|