Pubblicato il 07/01/2011 13:10:23
Lieve scende dal cielo la prima pioggia dell’anno infittendo nel mio sguardo il malinconico velo, scoccando del rimpianto l’infuocato dardo.
Cala la bruma di nostalgia Nei miei passi per la serala via. Della nostalgia la mia anima s’abbruna, di Te il ricordo mi sfiora cuore, con angelica piuma.
Dei nostri giorni insieme cosa resta? Mestizia del Natale dopo la vigilia e la frenetica festa. Tu, lontano, mai distante mia ultima speme rifulgente.
Separati nel respiro vicini. Per mano andiamo silenti sul sentiero tenero ed arcano Dei nostri candidi mattini splendenti.
Baciati dalla neve nell’incanto del nostro idilliaco sogno lieve.
Giungerà la sera nella dolce carezza della tua voce, rigenerante palpito di gioia nello stridente dolore.
Le tue serene parole, anelito di luce prima fioritura di sospirata primavera. M’inebrio nel bacio blu della notte di seta nel tuo sublime abbraccio che il cuore placa ed acquieta.
A Te, Angelo mio. Per sempre
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