Pubblicato il 02/08/2022 18:11:39
Il tuo osso è rimasto impigliato nel mio canto. Sarà per l’oro delle verbene o la prodigalità delle cicale… E… che ti sto ancora cercando, ramo dentro ramo, radice delle mie sponde, lacrima rossa. Ed io che penso quando verrai ti farò una tenda di yuta e con le palme, un letto; ogni raggio brillerà da un’assenza, ogni lacrima sarà viola sulla terrazza di un cielo che non finisce; mai.
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