Pubblicato il 03/01/2023 18:02:54
Ti morderei sul collo, assaltandoti nella notte, mio semplice amante, analfabeta come l’erba e la luce, con la tua verga eretta a ostensorio. Perchè fu un impatto di purezza assuefarmi al tuo mare con la sete che intossica, irredenta, di te… Questa sete che non mi lascia, che porta l’oro coi pesci, verso le mie sabbie lunari… Oh! Chi sei? Idolo o fantasma? Dimmi, perchè ho ancora sete di te, che non finisci mai.
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